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Dicono

Dicono di me

  • Enrico Nascimbeni

    cantautore, poeta e giornalista

    "ricordava gli occhi di lei, e quegli occhi, in quell'istante, erano persi a scrutare il volo di un gabbiano solitario, impregnati di salsedine oceanica, immersi nel suono di note zingare, diseredate, smarrite". Quando un uomo scrive un verso così, entra di diritto nel mondo dei sogni, della dolcezza, della fragilità urlata e difesa, della bellezza allo stato puro. In uno sconsolante panorama di falsi poeti, Davide Imbrogno e' un poeta vero. Che dire di più? Lo leggo e lo stimo profondamente. "Scrivere una poesia e' facile, il difficile e' viverla", diceva Charles Bukowski. Davide Imbrogno vive quello che scrive. Lo sento, e lo respiro, come un profumo.

  • Vladimir Luxuria

    attrice, politica e scrittrice

    "La gloria dell'indigente" è stato l'ultimo libro che ho letto prima dell' "Isola dei famosi", e mi è molto piaciuto!

  • Paolo Vites

    critico musicale, scrittore

    Davide Imbrogno è sicuramente uno scrittore rock.

  • Pupi Avati

    regista

    Ho letto "La gloria dell'indigente". E' un libro colmo d'effetto. Inizialmente ho pensato che un ragazzo di vent'anni dovrebbe sfruttare la capacità di raccontare, per affrontare mondi, contesti psicologici, che più somigliano a quell'età. E non storie di vite ostinate. Ma forse, è proprio questo il mondo d'Imbrogno.

  • Alessandro Carrera

    scrittore e saggista

    Ho letto "La gloria del'indigente", il migliore racconto per me, è "Un uomo diretto verso valle". E' una vera storia, ben scritta.

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